Location: | Katì Plateau, Republic of Mali |
Client: | Fondazione Francesco Pianzola |
Partner: | S.M.I.R.P. |
Architects: | caravatti_caravatti |
Collaborators: | Mattia Calore, J. Coulibaly, F. Baldessari, E. Coulibaly, F. B. Panero |
Engineering: | Sercop Bamako, J. P. Ouattarà |
Plot area: | 2.400 m² |
Floor space: | 700 m² |
Cost: | 315.000 € |
Function: | Rehabilitation and social center |
Materials: | Cement bricks |
Project: | 2005 |
Construction: | 2005-2014 |
Award: | . Consiglio Nazionale degli Architetti Premio migliore opera italiana realizzata 2017 . Gold Medal XIV International Sustainable architecture award . Piranesi Award 2017, Mention . Dedalo Minosse 2016 Special prize I. Nievo . Medaglia d’oro dell’architettura italiana, Mention . INARSIND 2016, Primo premio |
Il Centro di Riabilitazione Psicomotoria Jigiya So affronta il tema dell’integrazione sociale e della disabilità, in un quartiere in rapida espansione di Katì, città di centomila abitanti, a soli venti chilometri dalla capitale Bamako, nella Repubblica del Mali. L’obiettivo è di avviare un processo di integrazione e sensibilizzazione sul tema dell’handicap, ancora lontano dall’essere affrontato consapevolmente in queste aree dell’Africa occidentale. Oltre ad offrire un supporto terapeutico a persone portatrici di handicap sia fisico che psichico, il nuovo centro promuove l’inserimento nella comunità attiva della popolazione. Un centro aperto alla comunità locale, con spazi dedicati oltre che alla terapia anche a manifestazioni collettive per incontri ed eventi. Il progetto è il risultato del lavoro congiunto dei progettisti, avviato fin dal 2005, attraverso un lungo processo aggregativo sul tema della disabilità: ne sono un esempio la costituzione ed il crescere dell’associazione locale « Jigiya Ton », che ne coordinerà l’attività.