2017

Nella prestigiosa cornice del Museo MAXXI di Roma, il Premio Architetto italiano 2017 è stato quest’anno assegnato dal Consiglio Nazionale degli Architetti italiani allo studio caravatti_caravatti. Le motivazioni della giuria presieduta da Andreas Kipar hanno sottolineato la qualità di “un’architettura autentica quella proposta dallo studio monzese, rispettosa non solo dei luoghi, ma anche dei contesti sociali nei quali si inserisce”. Esempio emblematico è il progetto Jigiya So’ – Centro di riabilitazione psicomotorio realizzato a Katì, nella Repubblica del Mali “dove con poche risorse disponibili è stata realizzata una architettura essenziale, capace di dare forma ad una funzione nobile come quella del Centro”. Il premio riconosce il valore dell’architettura realizzata dallo studio composto da Emilio Caravatti, Matteo Caravatti, Chiara Gugliotta ed Elena Verri negli oltre venti anni di attività in Italia ed all’estero.
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2° PREMIO nel concorso di progettazione in due fasi Stage Garibaldi per la Rigenerazione urbana del centro cittadino di Argenta in provincia di Ferrara.
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Emilio Caravatti è stato nominato membro della giuria internazionale per la 35° edizione del Piranesi Award a Pirano in Slovenia, uno dei premi europei di più lunga tradizione. La giuria è composta ogni anno da membri invitati a tenere conferenze durante i Piran Days of Architecture (PDA), due giornate di dibattito sull’architettura contemporanea europea. L'obiettivo della due giorni è di confrontare diverse esperienze di architettura unite da un comune rispetto del contesti e delle diversità culturali. Per festeggiare i 35 anni dell’evento, il tema con cui si sono confrontati gli invitati è stato quello del tempo in architettura declinato seconde le diverse esperienze e punti di vista di ciascuno.   http://www.pida.si
Il progetto del centro di riabilitazione psicomotoria JIGIYA SO è stato pubblicato sul magazine ARKETIPO – Architettura del Fare.
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caravatti_caravatti architetti è stato ammesso alla seconda fase del concorso di progettazione “Stage Garibaldi – Rigenerazione urbana del centro cittadino di Argenta”.
Il progetto del centro di riabilitazione psicomotoria JIGIYA SO ha ricevuto la MEDAGLIA D’ORO al “Premio Internazionale Architettura Sostenibile Fassa Bortolo”. La cerimonia di consegna ha avuto luogo presso Palazzo Tassoni Estense di Ferrara ed è stata presieduta da Thomas Herzog e composta da Louisa Hutton, Diébédo Francis Kéré e Roberto Di Giulio.   http://www.premioarchitettura.it
La terza edizione del workshop di Architettura e Autocostruzione, organizzato dagli architetti Alessandro Bellini, Emilio Caravatti, Paolo Mestriner, e Gian Luca Brunetti, mira a fornire una maggiore consapevolezza del paesaggio inteso come cultura immateriale e materiale del territorio e a innescare meccanismi di conoscenza e valorizzazione dei percorsi arginali.  All’interno del Parco Regionale del Delta, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Corbola (RO), una decina di studenti di diverse facoltà di architettura, si confronteranno con i docenti per la realizzazione di una piccola opera in autocostruzione. Il tema di quest’anno prevede la realizzazione di una “Casa per pescatori di carpe” da realizzare sulle sponde del grande fiume.
caravatti_caravatti architetti ha vinto il premio come miglior video di architettura nel concorso “A.PRIZE 2016/2017 architecture d’essai”, presentando un video sul progetto del centro di riabilitazione psicomotoria JIGIYA SO.   http://www.aprize.it

Emilio Caravatti partecipa al seminario “Focus Africa: le sfide alle discipline del progetto” presso il Politecnico di Milano. Nella III sessione della giornata dedicata agli Spazi della Formazione l’architetto porta la sua tangibile esperienza africana attraverso la lezione Costruire che cosa? Comunità e architetture in Africa occidentale”.

Una conferenza per riflettere e confrontarsi sulla modernità del più antico materiale da costruzione: la terra. Emilio Caravatti è stato invitato a illustrare la specifica esperienza dello studio sull’uso dei materiali locali e sulle recenti esperienze di realizzazione in corso in alcuni villaggi rurali della Repubblica del Mali attraverso la lezione “Laterite: un materiale locale a sostegno delle comunità rurali dell’Africa occidentale”.
http://www.terrabloc.ch
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2016

“CONTROCAMPO. Gli architetti italiani ci mettono la faccia” è una nuova prospettiva sul mondo del progetto che mette in primo piano coloro che quotidianamente disegnano, costruiscono e scrivono la migliore architettura italiana, immortalandoli per la prima volta in una sorprendente fotografia di gruppo. La mostra, curata da Luca Molinari e Alessandro Benetti, inaugurata giovedì 15 dicembre, ha coinvolto anche lo studio caravatti_caravatti architetti, invitato a prendere parte all’esposizione con un proprio ritratto fotografico.
SpazioFMG per l’Architettura, Milano
caravatti_caravatti architetti è stato invitato a partecipare al XXVI Seminario internazionale e Premio di Architettura e Cultura urbana, con il titolo: “ARCHITETTURA SOCIALE: Risanamento e rigenerazione urbana - Luoghi pubblici e di aggregazione - Forme dell’abitare”. Il convegno si è svolto presso il Palazzo Ducale dell’Università di Camerino (MC).
Il festival Studi Aperti è giunto alla dodicesima edizione, e la rassegna di architettura del paesaggio PAESAGGI MIRATI, curata da Elena Bertinotti, propone per il secondo anno consecutivo il tema “SOCIAL UTOPIA”, riflessioni su progettualità e creatività legate all’impegno sociale. Lo studio caravatti_caravatti architetti all’interno della rassegna, sintetizza i risultati, ancora in divenire, di un corso di conversazione in lingua italiana rivolto ad un gruppo di stranieri richiedenti protezione internazionale, ospitati dal servizio di accoglienza del Consorzio Comunità Brianza. In mostra vengono esposti momenti e riflessioni nati dalla comune volontà di relazione e di scambio tra persone. Dialoghi tra individui che desiderano comunicare ed altri che nell’ascolto cercano un’occasione attiva di relazione.   www.studiaperti.it
Conferenza di Emilio Caravatti all’interno del festival Atmospheres 2016 presso il Politecnico di Milano.

2015

Il progetto per il Centro di riabilitazione psicomotoria Jigiya So è stato selezionato quale progetto finalista alla V° edizione del premio Medaglia d’oro all’Architettura italiana presso la Triennale di Milano.
L’ultimo numero di Casabella dedica alcune pagine al progetto per il Centro di riabilitazione psicomotoria Jigiya So.
Il progetto della scuola comunitaria di fansirà Corò nella repubblica del Mali è esposto a Como all’interno della mostra “Di ogni ordine e grado – L’architettura della Scuola” curata da Massimo Ferrari.
In mostra i lavori del II° laboratorio di architettura tenuto, in collaborazione con lo studio, al Politecnico di Milano. I detenuti del Gruppo della Trasgressione della 2° Casa di detenzione di Milano Bollate si confrontano e relazionano con gli studenti di architettura del Politecnico. Un progetto che mira a trasformare il carcere in una rete di relazioni e incontri con l’obiettivo di restituire alle persone detenute una dimensione progettuale e agli studenti il confronto con una committenza reale ed esperta conoscitrice di spazi. I lavori sono esposti all’interno del Festival Studi Aperti, giunto alla XI° edizione, e la rassegna di architettura del paesaggio PAESAGGI MIRATI, curata da Elena Bertinotti, propongono il tema “SOCIAL UTOPIA”, riflessioni su progettualità e creatività legate all’impegno sociale.
La scuola comunitaria costruita nel villaggio di Djinindjebougou e la cappella oratoria realizzata a Bobodioulasso in Burkina Faso, sono esposti all’interno della mostra “Africa / Architecture, Culture and Identity” in corso di svolgimento nel prestigioso Louisiana Museum ad Humlebæk nei pressi di Copenaghen in Danimarca.

2014

caravatti_caravatti architetti riceve il premio Ippolito Nievo all’opera sociale alla IX edizione del Premio internazionale Dedalo Minosse. La cerimonia d premiazione si è svolta nella speciale cornice del Teatro Olimpico a Vicenza.   http://www.dedalominosse.org/ita/2014_premis.php
Sono esposti presso l’Architekturzentrum di Vienna alcuni lavori dello studio
“Think Global - Build Social ! Architectures for a better world” Architekturzentrum Wien, Wien - Austria
Sul n.14 della rivista Ark un interessante articolo del collega Paolo Mestriner illustra il percorso dei primi tre anni dei laboratori di progettazione tenuti al Politecnico di Milano coinvolgendo temi e persone detenute nelle carceri di Milano Bollate e Milano Opera. Un esperimento-esperienza condotta in collaborazione con le persone detenute coordinate dal prof. Angelo Aparo, responsabile della cooperativa Gruppo del Trasgressione, da oltre vent’anni attiva nelle tre strutture detentive milanesi.
Il progetto di riqualificazione degli spazi di colloqui all’aperto nel carcere di Monza è pubblicato sull’ultimo numero della rivista Boundaries - Sustainable and Humanitarian Architecture. L’intervento è il risultato del Workshop di progettazione e autocostruzione “Parole in gioco” tenuto dallo studio insieme ad un gruppo di persone attualmente detenute all’interno della struttura penitenziaria monzese.   http://www.boundaries.it