caravatti_caravatti architetti
Attraverso esperienze di progettazione e di ricerca in Italia ed all’estero scopre la passione per il fare architettura e dopo la laurea in architettura apre il proprio studio a Monza nel 1994, dove tuttora opera all’interno del gruppo di lavoro caravatti_caravatti composto dal fratello Matteo, da Chiara Gugliotta ed Elena Verri. Vincitore di numerosi riconoscimenti in concorsi di progettazione in Italia e all’estero, è presidente di
Africabougou Associazione Onlus, e socio fondatore di
scatolAperta, due realtà associative no profit che concentrano il proprio impegno sulla pratica e diffusione dell’architettura in realtà non convenzionali e di marginalità sociale o geografica. Sul proprio lavoro ha tenuto numerose conferenze e lezioni pubbliche in Italia e all’estero presso alcune delle più autorevoli università europee. Per oltre dieci anni docente a contratto di progettazione architettonica al Politecnico di Milano, sta recentemente approfondendo i temi dello spazio all’interno di alcune strutture carcerarie e lavorando a progetti che coinvolgono il tema delle migrazioni con persone richiedenti asilo politico sul territorio italiano.
Open PDF >>
Ha studiato presso il Politecnico di Milano e l’E.T.S.A.B. di Barcellona dove si trasferisce dal 1999 collaborando per cinque anni presso lo studio di Carme Pinos dove si è occupato della progettazione e direzione lavori di opere pubbliche per spazi collettivi tra le quali la piscina pubblica a Sarriguren a Pamplona e la ristrutturazione della centrale Piazza di Spagna a Palma di Maiorca. Fino al 2008 ha partecipato alle attività della ONG Architetti senza Frontiere España (ASFE) sia come responsabile di progetto in Burkina Faso e Mali che come coordinatore del gruppo di cooperazione locale a Barcellona, impegnato nel miglioramento di situazioni di degrado a diverse scale urbane gestendo processi partecipativi e di integrazione abitativa con gli abitanti di diversi quartieri del nucleo storico della città. E’ tra i soci fondatori di
Africabougou Associazione Onlus, associazione non lucrativa che dal 2006 concentra il suo impegno a favore dei villaggi rurali dell'africa Sub-Sahariana, contando sul supporto diretto di collaboratori locali e su una rete di contatti con istituzioni private, comuni rurali, associazioni e autorità locali. Dal 2009 opera stabilmente in Italia all’interno del gruppo di lavoro caravatti_caravatti. E’ autore con Chiara Gugliotta del primo museo del Gelato ad Anzola nell’Emilia (BO).
Laureata in architettura presso l’Università di Palermo, si è poi specializzata in “Storia e Progetto” a Roma Tre ed in “Azione Locale Partecipata” allo IUAV di Venezia. Nel 2002 si trasferisce a Barcellona dove collabora con diversi studi d’architettura e, per lungo periodo, con il gruppo di lavoro “Ciudades para Todos”, occupandosi di ridisegno dello spazio ed arredo urbano, in coordinamento con le amministrazioni di diverse città spagnole. Sempre a Barcellona entra in contatto con la ONG “Architetti senza Frontiere España”, con la quale collabora assiduamente in ambito di cooperazione locale, supportando azioni collettive di rivendicazione sul diritto alla casa ed alla città. Formatasi in gestione di processi di cooperazione internazionale ed autocostruzione, segue per ASFE, progetti a favore di categorie fragili e contesti economicamente svantaggiati in paesi in via di sviluppo, seguendo sul terreno costruzioni nelle favelas di Lima ed in villaggi andini del Perù e, insieme a Matteo Caravatti, nei villaggi dei Paesi Dogon, in Mali. A Monza è promotrice, con Elena Verri, di attività laboratoriali con i ragazzi richiedenti asilo, volte ad esplorare i confini sociali e culturali e sperimentare modelli di città condivisa. Dal 2010 fa parte del gruppo di lavoro Caravatti-Caravatti.
Dopo anni di progettazione e studio in Belgio e Spagna dal 2009 collabora stabilmente alle attività dello studio. E’ promotrice di iniziative legate alla divulgazione dell’architettura verso utenze deboli. Fondatrice di
scatolAperta, associazione culturale che da circa dieci anni sviluppa attività di ricerca e progettazione di laboratori volti all’avvicinamento e diffusione ai temi dell’architettura nelle scuole con i bambini e che coordina lavori di progettazione partecipata in diversi contesti sociali. Tra i più significativi segnaliamo: “Parole in gioco”, con persone detenute nel carcere di Monza; “Raccontami la tua casa”, sull’abitare presso alcuni Istituti scolastici in Brianza; “Festa familiar d’Architettura” a Barcellona; ha coordinato laboratori di architettura per il MUST (Museo del Territorio del vimercatese) e il Museo diocesano di Milano. A Monza, la sua città, è attualmente co-curatrice di laboratori partecipativi con le scuole in due quartieri della periferia e del progetto di ristrutturazione degli spazi del nuovo Museo Etnologico e delle aree circostanti.
Riccardo Miccoli, Annalisa Trolli
È uno studio di progettazione architettonica con sede a Monza, fondato nel 1994 da Emilio Caravatti insieme a Matteo Caravatti, Chiara Gugliotta ed Elena Verri.
L’attività si confronta in prevalenza con temi di carattere comunitario, attraverso incarichi sia in Italia che all’estero, dove si tende a coniugare nell’attività professionale l’attenzione ad un quotidiano impegno sociale, come testimoniato dalle esperienze di progettazione in diversi ambiti di marginalità geografica e sociale.
caravatti_caravatti è tra i soci fondatori di Africabougou Associazione Onlus, associazione non lucrativa che concentra il suo impegno a favore dei villaggi rurali dell’africa Sub-Sahariana, contando sul supporto diretto di collaboratori locali e su una rete di contatti con istituzioni private, comuni rurali, associazioni e autorità locali. Altrettanto presso lo studio ha sede scatolAperta, associazione che organizza e realizza laboratori di architettura per bambini nelle scuole e in altre realtà di marginalità sociale.
Vincitori di numerosi riconoscimenti in concorsi di progettazione in Italia e all’estero, tra le recenti opere realizzate si segnalano oltre al Centro di riabilitazione fisica Jigiya So, due scuole comunitarie in zone rurali nella Repubblica del Mali. In Italia, a seguito di competizione internazionale, la ristrutturazione di una vasta area pubblica nel centro storico di Vercelli, e significativi progetti pubblici di piccola scala nell’area metropolitana milanese.
Alle loro opere è stato recentemente attribuito il Premio Architetto Italiano 2017 quale riconoscimento da parte del Consiglio Nazionale degli Architetti a Roma.
Per i loro progetti di infrastrutture pubbliche hanno ottenuto, la Gold medal al XII° International Prize for Sustainable Architecture a Ferrara (2017), una menzione d’onore al Piranesi Award 2016 a Piran (Slovenia), il premio speciale S. Nievo Dedalo Minosse a Vicenza (2014) e il Premio speciale Brick AWARD a Vienna (2010). Finalisti della Medaglia d’Oro all’architettura italiana nel 2009 (menzione speciale) e nel 2015 (all’opera sociale) lo studio vanta una lunga serie di premi in concorsi di progettazione in Italia.
Le loro opere sono state pubblicate sulle principali riviste ed esposte in alcuni tra i più prestigiosi musei di architettura europei tra i quali; Deutsches Architekturmuseum di Francoforte sul Meno (Germania); Louisiana Modern Art Museum, Humlebaek (Danimarca); Architekturzentrum di Vienna (Austria). Conferenze sul lavoro dello studio sono state tenute presso alcune delle più autorevoli università europee quali; Liverpool School of Architecture (UK), Ecole Spéciale d’Architecture de Paris (Francia); Archit Facultet Zagreb (Croazia); École polytechnique fédérale de Lausanne (Svizzera) e Zurcher Hochschule a Winterthur (Svizzera).