Location: | Bolmò village, Republic of Mali |
Client: | Bolmò community |
Partner: | Arquitectos Sin Fronteras España (ASF-E), Action pour la Promotion Humaine - APH, AECID (Agencia Española para la Cooperación Internacional y el Desarrollo) e COAC |
Architects: | Matteo Caravatti, Chiara Gugliotta |
Floor space: | 120 m² |
Function: | Seeds storage |
Materials: | Stones, Earth bricks, Nubian vaults |
Project: | 2008 |
Construction: | 2009 |
L’edificio si trova a Bolmo, un villaggio di meno 1.000 abitanti, nel comune rurale di Wadouba, a circa 45 km da Bandiagara, sul’altopiano Dogon. E’ un’area lontana dalle rotte del turismo e dove gli abitanti sono per la stragrande maggioranza coltivatori, dediti a una agricoltura di sussistenza il cui principale prodotto è lo scalogno. Riuniti in una cooperativa agricola, stentano a conservare le sementi della cipolla durante la stagione umida. Si tratta di una costruzione ad uso comunitario di circa 120 m2 costituita da tre campate voltate. La volta centrale viene utilizzata come luogo di scarico, pesatura e selezione dello scalogno da immagazzinare e le due laterali per stoccare i prodotti in scaffalature in legno e rete metallica che garantiscono la ventilazione. La copertura utilizza la tecnica della volta nubiana che evita l’uso di cemento, ferro, legno e casseri e che permette all’esterno la realizzazione di un tetto piano e all’interno condizioni termiche particolarmente favorevoli.